Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha desiderato una padellata di fagioli mentre guardava un film di Bud Spencer! Purtroppo i fagioli ed i legumi in generale si mangiano davvero poco, eppure sono così gustosi e donano una buona fonte di proteine. Mangiarne anche solo 4 cucchiai ogni giorno è sufficente per avere la giusta dose di proteine necessaria al nostro organismo.
Ma perchè non si mangiano spesso?
Perchè si teme di non digerirli, perchè necessitano una lunga cottura, perchè ci si dimentica di metterli a bagno…
Il mio primo consiglio è di mangiarne pochi per ogni pasto.
Sono comunque molto acidificanti, yin, dunque vanno conditi a lungo e con sale a sufficienza.
Per renderli ben digeribili, consiglio di cuocerli a lungo, al punto di avere un fagiolo ben cotto ma non rotto. L’alga kombu contribuisce a renderli più digeribili e ad ammorbidirne la cottura.
E’ risaputo, che quando la nonna prepara i fagioli, fa queste enormi pentolate e questi abbondanti piattoni di pasta. E’ ovvio che poi bisogna star lontani dal lancio delle bombe! Ne bastano pochi, ben cotti e spesso, anche ogni giorno (ma qui parlo dei legumi in generale).

Anni fa in un mercato trovai questa varietà di fagiolo, si chiama Lima.
E’ bellissimo a vedersi, colorato, grande, elegante.
Lo acquistammo e cercammo di indovinare la giusta cottura.
Veniamo alla ricetta.

Mettiamo a bagno i fagioli per circa 6 ore. Dopodichè li scoliamo e li versiamo in una pentola a pressione unendo un pezzettino di alga kombu e copriamo di almeno 3 dita, con acqua.
Portiamo in pressione e lasciamo cuocere a fiamma lentissima per circa 30 minuti.
A questo punto i fagioli sono pronti.
Possiamo versarne immediatamente una parte dentro a dei vasetti di vetro, coprendo con un pochino di liquido di cottura e chiudendo ermeticamente. Li capovolgiamo e lasciamo che si raffreddino. Entreranno così in sottovuoto e saranno pronti per la prossima volta.
La parte restante invece, la versiamo dentro una padella con poco liquido di cottura, uniamo a piacere del sale e del tamari (o salsa di soya) Ho riscontrato che l’aggiunta del tamari conferisce un gusto squisito alla salsina, pronta da mangiare proprio come facevano Bud Spencere e Terence Hill!