Buonasera a tutti! Anche se Pasqua e Pasquetta sono ormai trascorse, oggi vorrei parlarvi di questa ricetta che ho rivisitato. Anzi… veganizzato… perchè stiamo parlando di una ricetta che tra i suoi ingredienti principali trova formaggi e uova.
Avete mai sentito parlare della “pizza di Pasqua” ? Io l’ho assaggiata la prima volta quando vivevo a Manziana (Rm) dove la pizza di Pasqua è molto rinomata, importante quasi più della classica colomba pasquale. Si tratta di una sorta di “panettone” ma salato, di formaggio. E si serve accompagnata da salumi. Beh nulla di vegano direi. Eppure quando mi hanno trasmesso questa ricetta ho pensato che c’era un modo per proporne una versione agli amici vegani, ovvero eliminando le uova, sostituendole con il tofu ed utilizzando i formaggi… anzi… i nonformaggi : No-muh il non formaggio di Vegusto

Ho conosciuto questo prodotto al vegan fest un anno fa, ero rimasta molto stupita da questa “invenzione” e mi sono data all’assaggio. Io che non ho mangiato per anni formaggi, pur adorandoli, senza sentirne affatto la mancanza. Oggi che vivo in una zona di tome niente male, di tanto in tanto ne assaggio qualche pezzetto, poichè credo che se viene voglia di formaggio, sia molto più naturale un formaggio vero che una “volgare imitazione” … tutto dipende dai motivi per i quali si decide di non mangiarne.. nella mia dieta non sono presenti se non saltuariamente, quindi preferisco togliermi una voglia, uno sfizio, chiamatelo come volete… ma mangiare formaggio vero. Anche perchè questi “non formaggi” non si è ben capito cosa contengano. Dice : acqua, olii e grassi vegetali non idrogenati(non sappiamo quali sono, non li elenca, ma sappiamo che non è presente l’olio di palma che è tra i più scadenti), fecola di patate, lievito, farina di riso, burro di noci, salgemma(sale RAFFINATO non integrale), spezie(quali?!), aromi(quali?!), carragenina (gelatina addensante), acido lattico(conservante)
Insomma, tutto vegetale, ok, niente olio di Palma, ok, ma ci sono diverse lacune in questa etichetta, secondo il mio personale punto di vista, come ho indicato tra parentesi senza volermi dilungare.

Ma ho pensato ai vegani, che magari conoscono la pizza di Pasqua in versione tradizionale e non la mangiano da tempo per ovvi motivi. Beh, ho pensato a loro, ho pensato di elaborare questa mia personale versione andando un pò contro alle mie idee, alla mia mania di leggere le etichette tentando di decifrare ogni cosa… insomma, se ogni tanto volete togliervi uno sfizio e non vi va di fare come me che vado dal “formaggiaio” di campagna, beh questa ricetta può fare al caso vostro, in occasione delle feste.. ogni tanto, poichè continuerò sempre a ripetervi che il cibo… più è naturale meglio è. Meno è lavorato, raffinato, meglio è… e soprattutto le etichette: leggetele, andate oltre, domandatevi : che cosa sarà?! a cosa serve? e poi deciderete se acquistare o meno e quanto mangiarne, con che frequenza. Date sempre maggiore importanza a verdure e frutta di stagione, legumi, cereali integrali, prodotti non raffinati e non zuccherati. 🙂

Detto tutto ciò… vi allego il link dal quale ho preso la tradizionale ricetta della pizza di pasqua, per poi stravolgerla! Eccolo: Pizza di Pasqua di Donatella “l’ingrediente perduto”

Ingredienti:
100gr di latte di soia al naturale
250gr di pasta madre
375gr di farina semintegrale

160gr di tofu
145gr di no-muh delicato (simile al pamigiano)
145gr di no-muh simile al pecorino
170gr di no-muh golden (simile all’emmental)
50gr di olio extravergine di oliva spremuto a freddo
30gr di burro di soia
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe nero

Procedimento:
La prima cosa da fare è preparare il primo impasto. Mettiamo in una terrina il latte tiepido nel quale mescoleremo per bene la pasta madre e successivamente la farina. Lavoriamo l’impasto e lo lasciamo riposare almeno un’oretta. Se volete, potete metterlo dentro il forno spento, con un pentolino di  acqua bollente. Dopo circa una mezz’oretta, iniziate a preparare la seconda parte degli ingredienti: prendiamo l’emmental, lo tagliamo a dadini e lo mettiamo da parte. Diamo una sbollentata per qualche minuto al tofu, che taglieremo a dadi grossi con un pizzico di sale; nel frattempo, in un robot da cucina mettiamo i formaggi tagliati a pezzi ad esclusione dell’emmental, frulliamo, man mano aggiungiamo il tofu scolato dalla sua acqua e tutti gli ingredienti rimanenti.
Prendiamo il primo impasto che stava riposando dentro il forno e inseriamo gradualmente dentro il robot da cucina dei pezzi, facendo girare. Li inseriremo gradualmente fino ad ottenere un bell’impasto morbido.
Lo estraiamo dal robot da cucina, lo adagiamo in una spianatoia ed uniamo i cubetti di emmental, lo lavoriamo ancora un pochino per distribuire l’emmental, sarà morbidissimo! Io lo avrei lavorato all’infinito!
A questo punto lo mettiamo a lievitare dentro alla teglia che abbiamo scelto per infornare. Il diametro sarà piccolo. Dovrà lievitare in altezza. Quando l’impasto sarà ben gonfio, inforniamo a 180° fino a cottura.
Quando si sarà raffreddato servire a fette per un simpatico aperitivo vegan, magari accompagnando con delle vellutate di verdure. A me e al piccione è piaciuto tantissimo.

Conservare avvolta in uno strofinaccio pulito, si conserva morbida e buonissima per diversi giorni (sarà il merito della pasta madre?!)
E si mangia tutto l’anno, non solo a Pasqua! Se una cosa è buona sotto le feste, lo sarà anche tutto l’anno!