Era da parecchio tempo che desideravo cimentarmi nella preparazione delle fette biscottate e finalmente è arrivata la ricetta giusta! Me l’ha passata una lettrice, Alessandra, la quale l’aveva trovata in questo sito e così non appena la pasta madre è risultata ben attiva e piena di alveoli, ho cominciato! Rispetto alla ricetta originale ho apportato delle modifiche nei tempi di tostatura, aumentato i tempi di lievitazione, ho eliminato l’uovo ed ho usato il caffè al posto dell’orzo solubile, in quanto l’unico caffè d’orzo che avevo a disposizione era lo yannoh, troppo grezzo e spesso (lo yannoh è una bevanda simile all’orzo, contenente legumi e cereali)
Ad ogni modo, veniamo alla ricetta:

Ingredienti:
115gr di acqua
115gr di latte vegetale – io ho usato soia naturale
200gr di pasta madre
75gr di zucchero integrale grezzo di canna
5gr di sale integrale
7gr di malto d’orzo o miele
28gr di olio di riso o girasole spremuto a freddo
470gr di farina integrale (o se preferite semintegrale, tipo 1 o 2)
5gr di caffè oppure orzo solubile – attenzione: da inserire per ultimo

Procedimento:
In una terrina capiente inseriamo tutti gli ingredienti ad esclusione del caffè (o orzo solubile) partendo da quelli liquidi, quindi inseriremo la farina per ultima e lo faremo gradualmente, magari 200gr per volta, amalgamando bene con l’aiuto di un frustino per evitare la formazione di grumi. Quando l’impasto non ha ancora preso la forma perfettamente consistente, ne prendiamo una quarta parte e la mettiamo in una terrina, impasto al quale inseriremo il caffè affinchè diventi di colore scuro. Per aiutarci, potremo amalgamare il caffè in un dito d’acqua dentro un bicchiere, mescolando bene e successivamente lavoriamo bene l’impasto, al quale, se necessario, uniremo poca farina.

spero sia chiaro!!!!! … sigh!

In buona sostanza otterremo 2 impasti: uno più grande, bianco ed uno più piccolo, scuro. Li lavoriamo per bene, separatamente e quando avremo ottenuto due bei panetti soffici, li mettiamo dentro due terrine a lievitare fino al raddoppio.
Se, come nel mio caso, gli impasti faticano a lievitare, mettiamoli dentro il forno spento con dentro un pentolino di acqua bollente ed in casi estremi… anche la lucina del forno accesa. Io ho preparato questo impasto in una giornata molto fredda, mentre nevicava, l’impasto faticava a lievitare, così l’ho anche ripreso, rilavorato con le mani per alcuni minuti, valutate voi se può servirvi quest’ulteriore lavorazione. 
Dunque, quando l’impasto sarà perfettamente raddoppiato o comunque gonfio, stendete con un mattarello entrambi gli impasti, separatamente. Quando avrete ottenuto due sfoglie, le sovrapponete: quella scura sopra a quella chiara e le attaccate bene l’una con l’altra passando ulteriormente il mattarello sopra, affinchè diventino “tutt’una”. Più sarà sottile, più giri farete arrotolandoli, più verrà alto e pieno di spirali! A questo punto arrotolate fino ad ottenere un rotolo (giri di parole!?) e gli date forma e dimensione affinchè entri comodamente nel vostro stampo da plum cake. Lo lasciate lievitare nuovamente fino a raddoppio. Quando il nostro rotolo sarà bello alto possiamo infornare: forno caldo, temperatura 160° per circa 40 minuti. Comunque controllate voi quando è cotto. Una volta che il nostro “plumcake” sarà cotto, lo lasciamo raffreddare per bene, anche qualche ora. Dopodichè lo fate a fette sottili e le tostate infornandole per pochi minuti a 140°. Tenete presente che quando si saranno raffreddate, tenderanno ad indurirsi, quindi non è necessario che le tostiate troppo in forno, bastano davvero pochi minuti, appena un attimo prima che inizino a dorarsi.
Caratteristico il disegno che il caffè va a formare, a spirale… il sapore? Ragazzi a me sono piaciute un sacco! Sarà che la soddisfazione di fare delle fette biscottate in casa è grande, soprattutto quando il freddo ti mette i bastoni tra le ruote rallentandone il processo di lievitazione… ma come ho scritto nel mio profilo facebook mentre le preparavo: è facile lavorare un impasto con farina “00” e con il lievito di birra, ma è molto più soddisfacente faticare, ma con ingredienti naturali, come natura crea. Tornando al sapore…. a me sono piaciute moltissimo, le farò ancora e sicuramente le perfezionerò, varierò i gusti, magari con le arance… vedremo… ad ogni modo, provatele e fatemi sapere. Io voto sempre per il “fare le cose in casa” e boicottare i supermercati, che ci mettono dentro conservanti, coloranti, additivi, zuccheri, aromi ed altre cose inutili. Voi cosa ne pensate?!

Una volta fatte, conservatele dentro barattoli di latta o vetro.