Appena terminate le feste natalizie, in tutti i supermercati erano già pronte le bugie! Presenti in tutti gli scaffali dei settori dolciari ed in tutte le pasticcerie e panetterie d’Italia, ho pensato di proporre anche io alla mia titolare di prepararle in gastronomia per la nostra clientela torinese. E così abbiamo realizzato le nostre bugie in versione vegan! Stanno andando a ruba, le abbiamo già rifatte circa 5 volte in poche settimane! Se desiderate venire ad assaggiarle insieme ad un tè caldo per merenda o un caffè, vi aspettiamo presso Sale in Zucca! La ricetta è ovviamente top secret, ma oggi vi proporrò la mia personale versione, nella cui ricetta ho utilizzato, tra gli ingredienti liquidi, un vino liquoroso del Sud, il rinomato Zibibbo, che ha dato un profumo eccezionale a queste croccanti bugie. .
Quali sono i segreti per realizzare delle croccanti e friabili bugie? E per creare le bolle? E se le vogliamo senza bolle?

Ad alcuni piace molto l’effetto “crock” al primo morso, per ottenerlo, sarà sufficiente tirarle molto sottili e friggerle in olio bollente fino a buona doratura, avendo cura di girarle.

Se invece non desiderate le bolle, potete inciderle al centro.
Non abbiate paura di farle dorare troppo, poiché se le faremo friggere poco, rischieranno di risultare morbide.
E’ anche importante, per la stessa ragione, tirarle molto sottili. Potete dar loro una forma rettangolare o se preferite triangolare irregolare, grosse, piccole, insomma fatele come vi pare ed alla fine cospargetele con zucchero a velo, ma che sia abbondante.
Ogni tanto un pochetto di zucchero ci sta…. l’importante è che non sia un’abitudine!

Ingredienti:

  • 150 gr di vino zibibbo
  • 30 gr di olio di girasole spremuto a freddo
  • una punta di cucchiaino di bicarbonato in polvere o 5 gr di cremor tartaro
  • 35 gr di zucchero integrale
  • 250 gr di farina di tipo 1 – io uso farina di grano solina di Terre del Tirino
  • olio di girasole spremuto a freddo per friggere e zucchero a velo per decorare.
Procedimento:
Inserire in una ciotola tutti gli ingredienti liquidi con lo zucchero ed infine, gradualmente, la farina. Ogni tipo di farina ha il suo differente grado di umidità ed assorbimento, quindi dipende quale adoperate. Il risultato finale deve essere un impasto non troppo morbido e soprattutto che non si attacchi alle mani. Quando lo avrete ottenuto, ne prelevate una piccola parte e lo stendete uniformemente con l’aiuto di un mattarello o se preferite con la macchina per tirare la pasta. Infarinate lievemente in modo che non attacchi alla superficie nella quale state lavorando ed infine fate le vostre strisce con l’aiuto di una rotellina. Quando ne avete pronte un po’, potete procedere con la frittura. Vi ricordo di usare un olio di girasole di buona qualità, bollente e di far asciugare le bugie in carta assorbente o carta per il pane, prima di disporle sul piatto da portata e spolverare di zucchero a velo.
Diventeranno croccanti dopo circa mezz’ora dal raffreddamento, quindi non divoratele calde!

Ogni regione d’Italia ha la sua personale ricetta, chi le stende a mano come ho fatto io, chi si aiuta con la macchina della pasta per avere lo spessore perfetto ed uniforme, chi le chiama bugie, chi frappe, chiacchiere o crostoli. E nella vostra regione, come vengono chiamate?!
Preferite queste o le castagnole? Per tutti gli amanti delle castagnole, la ricetta sarà online nei prossimi giorni! Iniziate a rinfrescare la pasta madre, vi servirà!
Stefania Cunsolo – Foodblogger