Quando vivevo a Manziana (Roma) tutte le estati aspettavamo l’arrivo delle more, in agosto. Arrivavano tutti i miei zii e cugini e insieme si andava a raccogliere le more per le campagne circostanti. Era divertente, il mio cuginetto Gionatan era piccino ed erano più quelle che mangiava che quelle che riponeva nel cestino. Aveva sempre le labbra viola, non poteva negare! Da qualche parte c’è anche una sua foto con il cesto in mano e le labbra sporche di more, spero di trovarla e potervela mostrare…. ma sarà un’impresa molto ardua.. per raffigurare questo topic mi sono dovuta accontentare di modificare la foto delle prime more raccolte alla stazione di Cressa Fontaneto e tentare di antichizzarla un pò….

Mia nonna invece era attrezzatissima: riusciva a raccogliere le more lontane aiutandosi con un bastone, afferrava i rami distanti, pieni di more molto grandi e lo girava su se stesso in modo da afferrare bene la presa del ramo stesso. E poi ci chiamava per raccogliere. Ognuno aveva il suo “bottino” … non ricordo quanti chili di more riuscivamo a recuperare, ma erano davvero tanti, come lo eravamo noi!
Una volta rientrati a casa si preparava la marmellata, quella pentola che cuoceva e cuoceva per ore e schizzava! Mia nonna adorava fare la marmellata e poi dividerla tra tutti noi, che avevamo la meravigliosa marmellata per le colazioni invernali, in ricordo di quelle giornate di raccolta familiare. E’ uno dei tanti momenti bellissimi che ricordo della nostra famiglia.
Oggi sono qui tra le campagne di Cureggio (Novara) ed ho le more esattamente davanti casa, stanno iniziando a maturare proprio adesso.. ne ho già raccolta qualcuna da mangiare a merenda, che meraviglia…. far merenda con i prodotti che la natura ci offre….. beh, dopo questa piccolo racconto della mia adolescenza manzianese, seguirà un articolo generico sulla preparazione delle marmellate senza zuccheri raffinati nè pectina e dopo una bella infarinatura, pubblicherò le ricette delle mie prime marmellate con la frutta di stagione che mi viene regalata dai contadini della mia zona, dove è stupendo vedere riemergere il “baratto” : io do a te, tu dai a me! FANTASTICO….