Dopo aver preparato il succo di mele  stefycunsy decise di sfruttare la polpa ottenuta per realizzare una nuova composta di frutta. In “her kitchen” c’erano pesche e fichi molto maturi, dolcissimi, che avrebbero compensato la poca dolcezza della polpa di mela non zuccherata.
Si mise al lavoro, senza sapere esattamente cosa stesse per realizzare, 
Si lasciava guidare dalla fantasia, dalla curiosità di ciò che sarebbe stato, dai profumi e dai colori presenti nel calore della sua cucina.
Assaggiava la composta dal cucchiaio in legno di ulivo ed avvertiva l’assenza di un ingrediente, quello predominante, quello che avrebbe fatto da padrone.
– Ma certo! Del cioccolato! Ci vuole del cioccolato! – esclamò.
Ma la dispensa non ne era provvista, così aggiunse all’intruglio del cacao amaro e dello zucchero integrale grezzo di canna, pochi cucchiai sarebbero certamente stati sufficienti!
Aprendo la dispensa, accanto al barattolo di vetro con il cacao amaro, stefycunsy vide anche quello della cannella. Non potè resistere alla tentazione di afferrarli entrambi, annusarne i profumi e versarne alcune cucchiaiate dentro la pentola in terracotta con la frutta che sobbolliva ed inebriava le pareti della cucina. Mentre mescolava gli ingredienti, curiosa ed impaziente del risultato, si avvicinò il marito, trasportato dai profumi che si diffondevano per la casa.
– Cosa prepari?
– Assaggia! – disse divertita stefycunsy
Marco portò il cucchiaio di legno alla bocca. 
– Come la faceva mia mamma!- esclamò. 
– Davvero?
– Sì, confettura di pesche e cioccolato! Era buonissima!
– Qui ci sono anche le mele ed i fichi.
– Deliziosa, ma aggiungi un pochino di zucchero.
stefycunsy afferrò il barattolo dello zucchero grezzo di canna, ne aggiunse un pochino, portò a bollore, passò il tutto al passaverdure e finalmente invasò questa deliziosa composta, immaginando di spalmarla all’interno di una crostata, con della frutta secca sbriciolata sopra.
Le ricette nascono da sole, ascoltandone i profumi, osservandone i colori,, immaginando cosa si desidera portare al palato.