Finalmente anche io ho fatto le mie castagnole di carnevale e ne vado molto orgogliosa, in quanto trovo questa ricetta molto semplice, sana ed equilibrata (frittura permettendo) realizzata con gli ingredienti che piacciono a me!
Avevo già utilizzato il vino passito la settimana scorsa, per realizzare i frollini solina di Doralice. Lo conservavo da almeno un anno in dispensa ed ora lo metterei in tutti i miei dolcetti.. è così gradevole, profumato, particolare..
Ecco la mia ricetta dunque, le mie castagnole sono vegane, preparate con la farina solina di Terre del Tirino, ho usato la tipo 1.

Ecco la mia ricetta, già anticipata domenica sulla mia pagina facebook. Se desiderate conservare la versione stampabile ecco il file, consiglio comunque di seguire i consigli riportati al fondo per una perfetta cottura e conservazione delle castagnole.

Consigli utili per una perfetta frittura : 

Consiglio olio di semi di girasole di alta qualità oppure di sesamo. L’olio deve essere bollente. A fine frittura, una volta raffreddato, potete filtrarlo e conservarlo in un vaso di vetro con coperchio e riutilizzare per una successiva frittura, preferibilmente dolce in questo caso. Se l’olio è di alta qualità si conserverà tranquillamente e potrà essere utilizzato anche fino a 4 volte. Friggere in presenza di un’aiutante sarebbe l’ideale, soprattutto se siete poco pratici. Mentre una persona tira fuori le castagnole fritte e le passa nel liquido e successivamente nello zucchero (operazione da fare quando sono ancora calde) voi potete occuparvi della frittura delle castagnole successive. Consiglio di fare delle castagnole piccole, poichè in cottura tenderanno a gonfiare. Doreranno molto velocemente, se le abbiamo fatte troppo grosse rischieremo di trovarle crude nel loro interno, anche se dorate fuori.

Un divertente Carnevale a tutti!