Alcune settimane fa mi è stato fatto un dono stupendo.
La signora che mi ha regalato questa polenta di mais pignulet, macinata a pietra, mi ha detto che io avrei apprezzato sicuramente molto un prodotto del genere e che io avrei senz’altro avuto più tempo e volontà di girare, girare, girare con calma e dedizione questa polenta. E aveva ragione.
Sono andata a porcini con mio marito pochi giorni dopo e si è così creata la situazione perfetta per gustarla.
I funghi porcini li ho puliti e controllati, senza lavarli, li ho tagliati ed affettati delicatamente con il mio coltello di ceramica. Ho poi preso una padella, messo olio extravergine di oliva, un paio di giri. Uno spicchio di aglio pulito e semplicemente schiacciato (io sono violenta.. gli do un pugno sul tagliere ed è pronto 😛 ) dopodichè ho messo in padella i porcini, sale integrale di sopra e coperti, facendo cuocere a fiamma lenta.
A questo punto, ho preso la mia terracottina di fiducia, quella che adoro… che vedete in foto,  il cucchiaio di legno di ulivo ed ho cominciato a prepararla.
L’ho riempita per metà di acqua a temperatura ambiente e messo sul fuoco dolce.
Una volta giunta ad ebollizione, ho messo il sale e versato la polenta a pioggia, mescolando con cura evitando la formazione di grumi. Per evitarlo, ci sono due segreti:
– versare la polenta prima che l’acqua cominci a bollire forte
– usare una frusta prima di passare al cucchiaio di legno
Una volta introdotta tutta la polenta nell’acqua ed amalgamato per bene, mescoliamo con calma, pazienza e tanta passione, la polenta.
Questo potrebbe essere considerato un lavoro lungo, noioso, stressante, faticoso, ma se cuciniamo in modo “zen” non accadrà. E non è fantascienza, è la verità.
Se entriamo nell’ottica che stiamo cucinando un piatto meraviglioso, in una pentola deliziosa e stiamo mescolando con un “signor cucchiaio in legno di ulivo” … beh è tutta un’altra musica, giriamo nei silenzi della cucina, che emette suoni, profumi e colori fantastici e il tutto non può essere nè noiso, nè stressante, nè faticoso, ma è solo poesia.

Ci accorgeremo pian piano come la farina di mais cambierà sembianza, consistenza, da liquida diverrà pian piano densa, soffice e sempre più buona.
Ho notato infatti, che più tempo cuoce, più diventa deliziosa ed il suo sapore quasi si eguaglia, in un certo senso, alla purea di patate. Diventa davvero un sogno, soprattutto quando sollevate il coperchio della padella con i porcini, ormai cotti e li affiancate alla polenta pronta, in una ciotola in legno di ulivo.
Non c’è nessun paragone ad una polenta istantanea.
Nessuno.
Servite calda, con un bel bicchiere di vino rosso e la vita non sarà più la stessa….. 
Grazie Signora Rossella.