Oggi parliamo del pistacchio di Bronte, con il contributo della Biologa Nutrizionista Silvia Volpi, che scrive per noi: 

I pistacchi fanno parte del gruppo della frutta secca, il che non deve essere visto come una condizione che ne esclude l’assunzione, per l’elevato contenuto calorico. È vero che le calorie sono dovute per la maggior parte alla presenza di grassi, ma sono principalmente grassi monoinsaturi e polinsaturi, ovvero quelli che aiutano nella gestione del colesterolo, favorendo l’aumento del colesterolo buono (HDL), grazie anche alla presenza di fitosteroli. I pistacchi sono, quindi, degli ottimi cibi da inserire nella nostra dieta, ma con moderazione e saggezza negli abbinamenti! Costituiscono, infatti, una buona fonte proteica e soprattutto sono i più ricchi di ferro, tra la frutta secca.  Ma non finisce qui…i pistacchi hanno anche un buon contenuto di potassio, selenio, zinco…tutti minerali importanti nel buon funzionamento del sistema immunitario, muscolare, cardiovascolare, fornendo anche un’azione antiossidante insieme a polifenoli, carotenoidi, Vitamina E. Al naturale, sono sicuramente da preferirsi a quelli con sale aggiunto, soprattutto per chi deve gestire una pressione alta! Mentre per chi è alle prese con diabete, possono rappresentare un sistema per abbassare un po’ la risposta glicemica dopo un pasto a base di cibi ad alto indice glicemico come riso o patate. 

                                                                                                    Silvia Volpi – Biologa Nutrizionista
                                                                                                               silvia.volpi@gmail.com

Se siete curiosi di conoscere il piatto che ho preparato per voi utilizzando il pistacchio di Bronte al naturale, seguitemi nel prossimo articolo, intanto vi anticipo che gli ingredienti utilizzati saranno i seguenti: pistacchi al naturale, radicchio, cipolla, farina di riso, arance.
Qualcuno vuole indovinare cosa ho cucinato? 🙂