Per chi abbraccia una filosofia alimentare particolare, non sempre è facile andare a mangiare fuori. Spesso si finisce con il doversi adattare e mangiare ciò che si trova o digiunare o non potersi permettere il lusso di mangiare fuori..
Per il vegetariano o il vegano a volte è addirittura più “semplice”, basta prendere un piatto di pasta o una pizza e via. Per me è un pò più complicato, in quanto, la mia abituale alimentazione non prevede-esclude esclusivamente cibi in se stessi, ma la qualità di questi. Il metodo di coltivazione di frutta e verdura, che deve essere senza pesticidi o agenti chimici ad esempio, la qualità delle farine, che non devono essere raffinate, sbiancate e  trattate, come anche il sale, lo zucchero, etc…    e se capita di mangiare pesce, o la carne, preferisco non siano da allevamento intensivo, con antibiotici o porcherie che mettono gli animali all’ingrasso in maniera innaturale. Questo farebbe male a loro per primi, sia come qualità e lunghezza di vita, che come salute, e di conseguenza noi stessi.
A questo punto quindi, meglio rassegnarsi e mangiare a casa, fare la spesa a proprio piacimento, dai nostri contadini di fiducia, cucinare sapendo effettivamente cosa stiamo mangiando. Ma il piacere di andare a cena fuori con la propria famiglia e coccolarsi un pò, ce lo vogliamo proprio negare?!
Io ho risolto questo problema mangiando nei circoli macrobiotici di Mario Pianesi, dove il cibo è di altissima qualità, ben scelto, ben coltivato, cucinato con amore, con pentole adatte, senza plastica… etc.. Poichè in altri ristoranti vegani o vegetariani, non posso dire lo stesso, sento che l’energia che mi trasmettono tali piatti, non è la stessa. Sento che mi stanno solo vendendo qualcosa da mangiare. Sto mangiando, ma non mi sto “nutrendo”, non mi sto “curando”… non so se riuscite a comprendere ciò che intendo dire, forse solo chi conosce la realtà del circolo macrobiotico può capire…. beh se non conoscete tale luogo, provate a pensare al piatto che vi mette davanti vostra nonna, che ha cucinato con calma, forse dal mattino presto, magari ha fatto la spesa il giorno stesso e la verdura è appena raccolta, appena lavata, appena cucinata. E la gioia che ha, quando sa che sarete suoi ospiti, la trasmette tutta nel piatto, insieme all’amore naturale che ha per voi, anche se spesso la fate arrabbiare!

E’ tutto un altro mondo, non c’è che dire.

Forse mi sono dilungata un pò troppo per arrivare al punto.
Il punto è, che la settimana scorsa, sono stata a cena in un ristorante di Gattico (Novara) e lì ho assaporato dei piatti squisiti ed ho sentito la cura, la passione dello chef.
Sono finita al Ristorante Pizzeria “La Rustica” in quanto sono stata invitata personalmente dal titolare, incuriosito dal mio blog, forse proprio perchè aveva colto il mio modo di pensare, simile al suo. Quella ricerca del buon cibo, salutare, ricercato apprezzato a volte non da tutti, al punto da spingerlo, a volte, a nascondere la reale carta d’identità delle sue primizie, nascondere quelle famose etichette di cui spesso parlo, boicotto, ma inconsciamente continuo a portarmi dietro:  il “biologico”  “vegan” “celiaco” “macrobiotico” “crudista”
A volte tali etichette ci spaventano, forse poichè spesso non ne conosciamo il significato e passiamo oltre, andiamo altrove, cerchiamo qualcosa di più vicino a noi, ignorando, spesso, che “macrobiotico” altro non è quello ciò che ci cucinava la nonna una volta : legumi, verdure, cereali. Con qualche soldino in più forse anche un dolce, ma un dolce rustico, senza uova, senza … cioccolato plastico!
Ed è così che al Ristorante di Giuseppe non ci sono etichette (ad esclusione dell’adesivo attaccato alla vetrina che lo indica come locale approvato per celiaci) ma solo buon cibo.

Abbiamo ricevuto una piacevole accoglienza, poi le classiche domande: “ma tu, sei vegana, vegetariana, cosa sei?!” 😉
Dopo aver risposto che prediligo un’alimentazione macrobiotica-vegana ma mangio tutto purchè sia di una certa qualità… allora Giuseppe ci ha detto di aver preparato un menu appositamente per noi. Ci siamo messi nelle sue mani, niente ordinazione, non abbiamo neppure visto il menu, a qualunque domanda della cameriera (vino? bianco o rosso? pizza o cucina?) la nostra risposta era sempre: chiedi a Giuseppe! Sua moglie ci ha detto che grazie alla nostra visita, aveva così approfittato per mangiare del farro in chicchi, mentre Giuseppe tra una portata e l’altra, veniva a chiederci la nostra opinione sui suoi piatti. La sua passione, la cura dei piatti e la sua passione era chiaramente evidente dalle sue parole e dai piatti che arrivavano:
Vino rosso naturale, perfino la bottiglia era “ricercata”
Pane lievitato con pasta madre, con farina di farro, ovviamente fatto da lui
Antipastini misti : crostini con purea di fave, zucca sott’olio (una delizia!!!) porri ripieni di lenticchie etc
Due primi piatti: riso con fagioli all’occhio e cicoria ripassata ; spaghetti di farro con farro in chicchi su un letto di crema di porri e tre gamberi.
DE LI ZIA!

Come dicevo, Giuseppe veniva a sedersi con noi, a chiedere opinioni, a raccontarci di sè, del suo modo stupendo di fare la spesa, come ogni ristoratore dovrebbe fare! Ricercare ingredienti sani, di qualità, non trattati, la sua attenzione anche alle carni e ai pesci che propone non ha eguali.
Scegliere un allevamento per il numero di bestie presenti, chiedere all’allevatore cosa da loro da mangiare, informarsi sul tipo di pesca di ogni singolo pesce e togliere alcune specie di pesci perchè allevamenti o metodi non sono in armonia con le sue idee… beh, gli fa onore.

Vorrei che l’italia fosse piena di chef e ristoratori e pizzaioli come Giuseppe, che portano una cucina celiaca tra le loro mura dopo una richiesta di una bimba celiaca, che quella volta dovette accontentarsi di una pizza senza glutine improvvisata, circa 20 anni fa. Oggi a “La Rustica” la pizza senza glutine fa parte del menu.

Vorrei che l’italia fosse piena di locali in cui trovare, come dice Giuseppe: qualcosa di adatto a tutti.
Vorrei non dovermi più accontentare quando vado a cena fuori, esattamente come accade al punto di Mario Pianesi, esattamente come accade alla Rustica di Giuseppe Fusco.

La Rustica – RISTORANTE PIZZERIA
dal 1987 il gusto per la buona cucina ; Ingredienti di qualità per una cucina di qualità
– pasta fatta in casa
– piatti di pesce sempre fresco
– carni selezionate
– pizze con farine di grano, farro, kamut e mais
– cucina senza glutine
– dolci fatti in casa
– una ricca selezione di birre italiane di produzione artigianale
– una vasta scelta di vini

Via Madonna 69 – Gattico (NO) Tel. 0322 838781
info@ristorantelarustica.com
www.ristorantelarustica.com