Buon pomeriggio!
Questa mattina dando il buongiorno ai lettori della mia pagina facebook esordivo così:

Buongiorno a tutti!

Siete diventati ben 2508, non è più uno scherzo… aumentano i lettori, aumentano anche le aspettative…. e se esiste il blocco dello scrittore….. in questo caso non vorrei avere l’ansia da chef.. Ristoranti che mi chiedono un menu con ricette #vegane da inserire nel loro abituale menu… diventa una sfida per loro mettersi in gioco… per me riuscire a conquistarli..Bisogno di inventare nuove ricette, necessità di creare, di fare un passo in avanti e fare un’evoluzione.. VOI…. cosa vi aspettate da #stefycunsyinyourkitchen ?!

Poco dopo decido di prepararmi per andare al mercato di Borgomanero (NO) e mio marito, che evidentemente mi legge un pò nel pensiero.. mi dice: “compra qualcosa di strano che non abbiamo mai mangiato” E lo prendo in parola.

Parliamo della spesa che ho fatto oggi, partendo dal contadino.
Ho comprato gli spinaci, che erano molto belli e freschi, ottimi anche da mangiare crudi in insalata;
I porri: erano splendidi, non giganteschi, sottili, veramente stupendi, ho immaginato un bel risotto o una vellutata diversa dalle mie solite, magari unendo la zucca.. chi lo sa;
Le erbette, che sono ottime lessate e condite con sale ed olio oppure un buon ingrediente per fare il ripieno di una pasta (si avvicina la domenica della consueta pasta fatta in casa);
La zucca, visto che sta terminando la sua stagione, allora vuoi prenderne un pezzetto tanto per!? ;
Della frutta: sto sostenendo la campagna della frutta di stagione e così mi lascio attirare da kiwi e pere. Le mele erano stupende ma… due mani ho.. non è che potevo stracaricarmi..;
Il cavolo verza, una qualità diversa, anch’esso semplicemente cotto a vapore ha il suo perchè per i miei pranzi a base di verdura e due gallette;
E poi, dulcis in fundo…. vedo lei: la barbabietola cotta al forno.
La odio.
Bisogna sconfiggere l’odio.
Bisogna passare oltre e dimenticare quella pasta brisè che feci una decina d’anni fa, ripiena di funghi, che neanche il mio furetto avrebbe mangiato. Infatti finì nella spazzatura, non la gradì nessuno. Ok, ritentiamoci.

Felice e soddisfatta, giunge la telefonata di mio marito: mi compri un salame o un pezzo di formaggio buono se trovi qualche produttore locale? E come dire di no… d’altra parte lui che è diventato un gran simpatizzante vegano, ogni tanto ha le sue voglie e le fa venire anche a me, non lo nego.
Mi fermo in un banco, leggo: salame alla nocciola del Piemonte, senza glutammato nè coloranti nè proteine del latte. Ok, lo prendo. Se bisogna “peccare” bisogna farlo con criterio, non con il salame Milano del supermercato. Gli prendo anche un tomino al ginepro, che fa figo. Da mangiare con la sua buccia, conservandolo a temperatura ambiente.

Vado da Shangri-là e cerco cose nuove, cose mai acquistate e ne trovo tante, resto estasiata alla vista della radice di curcuma! Fantastica! Mi vedo già mentre la gratto, fresca, sopra un piatto pronto e sentirne l’essenza sprigionare dalla grattugia…. vedremo.. ;
delle meravigliose rape bianche, praticamente introvabili, con quelle il nitukè viene stupendo;
lo zenzero, che sta bene ovunque: in cucina, in pasticceria, tisane, ovunque..;
i topinambur che quando li vedi non puoi resistergli;
ma poi ecco che mi addentro in cose mai viste prima: la radice del songino, la pastinaca, il cavolo rapa.
Con queste nuove cose sono impaziente di inventare nuove ricette.
Poi vedo il muscolo di grano, il mopur, la tapioca, la farina di miglio.
Ok, bisogna andare di corsa a studiare e poi grembiule, tagliere e coltello e a creare piatti nuovi.

Cosa siete curiosi di conoscere per primo? Io sono molto tentata dalla pastinaca…. vedremo.
Mi aspetta un week end ricco di invenzioni!
Ho caricato sulla mia pagina facebook un pò di foto scattate oggi dal contadino, ecco il link: fare la spesa

Conclusione: boicottate i supermercati! 😉