Come si dice in questi casi? La cucina degli avanzi? Sembra si dica così, a volte si abbonda con le porzioni e ci si ritrova in frigo qualcosa che spesso resta destinato ad ammuffire in frigo, passando nel dimenticatoio ed infine nel bidone della spazzatura, o dell’organico-compost nella migliore delle ipotesi.
La settimana scorsa feci la polenta e ne avanzò un pochino.
L’indomani sera ho pensato di recuperarla ricavandone delle crocchette che ho accompagnato con una dolcissima crema di verza rossa. Tra gli ingredienti troviamo la farina bona, si tratta di una farina di cui vi avevo già parlato un anno fa circa, è una farina molto pregiata, di mais tostato.
Vi allego il video di presentazione di questa farina, che Ilario Garbani mi ha gentilmente donato.
Il video mostra come veniva ricavata anticamente questa farina e come viene prodotta ai giorni nostri, è davvero molto bello! Mentre l’articolo in cui ne avevo parlato lo scorso anno è questo: torta alla nocciola bona .
Vediamo cosa mi sono inventata, premettendo che non ho messo le dosi poichè sono andata ad occhio, l’importante è raggiungere una buona consistenza solida che ci permetta di lavorare le crocchette.

Ingredienti:
polenta del giorno prima
fiocchi di avena
farina bona
a piacere: spezie (es.curcuma) semi (girasole o zucca) degli odori (menta rosmarino o salvia)

per ottenere  la crema di verza rossa ho usato una cipolla bianca, verza, sale integrale ed olio extravergine di oliva

Procedimento:
In una terrina mettiamo la polenta e cercando di lavorarla manualmente la ammorbidiamo. Lavoriamola come se stessimo impastando, non sarà necessario usare alcun frullatore, che meno si usa, meglio è. Quando avremmo ottenuto un composto morbido, uniamo gli altri  ingredienti, gradualmente, fino ad ottenere un impasto che non attacchi alle mani e si possa lavorare comodamente per ottenere delle polpette o crocchette.

Cottura: al forno

Basteranno pochi minuti in forno per farle dorare ed otterremo delle crocchette molto sfiziose, io le ho cotte in forno dentro una pietra refrattaria, in modo da non dover usare olio nè altri grassi. A fine cottura si possono servire con una bella insalata verde oppure con una crema calda, come ho fatto io. Consiglio di spolverare con sale in superficie appena tirate fuori dal forno.

La particolarità di queste polpette è proprio la farina bona.
Se non ce l’avete, potrete sicuramente sostituirla con farina di ceci o ciò che preferite, ma la farina bona, essendo una farina antica e tostata, dona a queste crocchette quel tocco rustico e particolare che diversamente non otterreste.

A noi sono piaciute molto e credo che non saranno destinate solo ad un piatto realizzato con avanzi, ma preparerò della polenta appositamente per farle!

Per la vellutata di verza rossa, ho fatto il mio solito nituke: in pentola olio extravergine, cipolla tagliata fine, sale integrale e verza. Cottura a fiamma lenta per almeno 15/20 minuti e poi passata al setaccio. Davvero squisita.

Spero vi sia piaciuta la mia ricetta, adatta anche ai celiaci per l’assenza di glutine e ai vegani!