Oggi vi parlo del cardo, ortaggio invernale poco utilizzato e ancor meno conosciuto in cucina.
Sembra assurdo, ma nella stragrande maggioranza delle volte, sono i prodotti belli e colorati quelli più acquistati, talvolta ignorando “i brutti anatroccoli” come il cardo, ad esempio, che, se vogliamo, possiamo definire la brutta copia del sedano!
Il cardo fa parte della famiglia del carciofo e di esso si consumano solamente le estremità senza foglie.
Va pulito accuratamente, con l’accortezza di eliminarne tutti i filamenti e fare attenzione a qualche eventuale spina. La parte interna è molto più tenera.
Il cardo fa molto bene al fegato, lo depura e protegge, è utile in caso di intossicazioni, magari da funghi o quant’altro. Aiuta le donne in gravidanza in quanto ne stimola la produzione di latte materno ed è adatto alle diete ipocaloriche, poichè è composto in prevalenza da acqua.
Per pulirlo, come dicevo, è essenziale eliminarne le foglie.
Conserviamo le parti sottostanti, ne togliamo bene i filamenti con l’aiuto di un coltello e lo laviamo per bene.
L’interno è molto tenero, mentre l’esterno è molto duro, per questa ragione indicare i tempi di cottura diventa complicato.
Io l’ho comprato per la prima volta pochi giorni fa, ero curiosa di assaggiarlo, inoltre mi piace diversificare la mia dieta. La produzione del cardo è concentrata prevalentemente tra i confini piemontesi e francesi. In piemonte infatti è utilizzato prevalentemente per la preparazione della bagna cauda.
In questo articolo, pubblicherò periodicamente delle ricette per utilizzarlo, allegando i link in cui potrete trovarle. Spero di avervi incuriosito e spero che possiate anche voi apprezzare questo ortaggio, come è capitato a me dopo averlo cucinato, l’ho trovato fantastico!

Ricette:
TORTINO DI PATATE IN CREMA DI CARDI