Buon pomeriggio a tutti!
Impegni e trasferte lavorative mi tengono spesso impegnata e lontana dalla mia cucina, ma ecco che finalmente trovo il tempo per parlarvi di un vino meraviglioso che mi è stato donato da Luigi Carella, che lo produce.
Vi ricorderete di Luigi, in quanto lo menziono spesso per merito del suo profumatissimo olio extravergine da ulivi secolari. Oggi invece vi presento questo suo vino: il Primitivo di ceppo basso antico.
E’ un vino incredibile, in quanto si sposa perfettamente sia con piatti dolci che salati.
L’ho assaporato inizialmente insieme alla mia famiglia, a tavola.. e me lo stavano finendo tutto! Anzi, CE lo stavamo finendo tutto.. Sono riuscita a salvarne qualche “goccia” perchè desideravo tanto usarlo per farne dei biscotti.
Color rosso rubino, un vino dal gusto molto particolare, con sentori di amarene e fichi secchi, Luigi lo lavora artigianalmente ed è per questa ragione che ve ne sto parlando, perchè apprezzo tantissimo chi lavora con i veri prodotti che la terra ci offre, senza alterarli con la chimica! E per questa ragione apprezzo tantissimo il lavoro di Luigi. Ma veniamo alla mia ricetta, vediamo cosa ne ho fatto!

Ingredienti:
50gr di olio di riso oppure di girasole spremuto a freddo
50gr di malto di riso o miele
80gr di uvetta
80gr di fiocchi di avena
100gr di farina semintegrale
30gr di mandorle
un cucchiaino raso di bicarbonato
a piacere: un pizzico di cannella in polvere e buccia di arancia grattata
Procedimento: 
La prima cosa da fare è mettere l’uvetta a mollo con il Primitivo, quindi sistematela in una ciotolina piccola e stretta e mettete il vino quanto basta per coprirla appena appena, anzi, anche senza coprire, come vedete in foto. Lasciamo riposare circa 15/20 minuti.

A questo punto pesiamo in una ciotola prima gli ingredienti liquidi e successivamente quelli solidi, girando gradualmente ogni volta che inseriamo i prodotti. Anche il vino dell’ammollo dell’uvetta dovrà essere inserito, mi raccomando! Alla fine dovrete ottenere un impasto ben morbido, al punto giusto che vi permetta di lavorarlo per farne delle polpettine. Se vi sembra troppo appiccicoso o liquido, unite farina quanto basta per ottenere il risultato desiderato.
Ora si può procedere con la preparazione dei nostri biscottoni.
Inumidiamo leggermente le mani con acqua e prendiamo un pò d’impasto, lo lavoriamo a mò di polpetta e dopodichè lo comprimiamo, schiacciamo fino ad ottenere un biscottone grande. Avendo cura di non romperlo, lo poniamo nella teglia e così con tutti gli altri.

Istruzioni per la cottura:
Fare molta attenzione, non vi dico tempi e potenza del forno poichè potrebbero variare.
Voi conoscete il vostro forno.
Va beh, sono debole.. vi dirò come ho fatto io, però non è una REGOLA, organizzatevi voi…
Io ho acceso il forno a 160° e fatto riscaldare per bene insieme alla mia inseparabile pietra refrattaria che uso al posto della teglia da imburrare. Ma magari di questo vi parlerò un’altra volta.
Quando pietra e forno sono ben caldi, poniamo i nostri biscotti sopra e facciamo cuocere sia sopra che sotto. Controlliamo sempre la cottura, io ho notato che stavano dorando troppo, allora ho proseguito la cottura solamente sotto e messo al piano alto la teglia quella larga nera in dotazione del forno per evitare si bruciassero sopra (faccio sempre così)
Quando mi sembravano cotti, anche se erano morbidi, NON friabili, ho tolto la teglia superiore e acceso pochi minuti il grill.
Li ho sfornati quando erano ancora morbidi, poichè raffreddando fuori dal forno diventano croccanti al punto giusto.
Dunque, servire solo quando saranno raffreddati.
Sono riusciti esattamente come avrei sperato: croccanti, dolci, decisi, buonissimi!
Sono riuscita a far avanzare un piccolo cicchettino di primitivo, qual modo migliore per gustare tutto?!
Vi lascio in visione un bellissimo video dove potrete ammirare la vinaccia di uve del Primitivo:

Grazie Luigi